Spedizione Umanitaria 2016
Milano, 13 marzo 2016,
L'associazione IRFF–Italia ha organizzato anche questo anno la spedizione umanitaria a favore degli orfanotrofi di Chisinau e Oras Balti in Moldavia.
La UPF–Ticino ha partecipato con l'invio di materiale dal Ticino e con l'adesione al progetto di "adozione-sostegno" a distanza di un giovane moldavo.
Domenica 13 marzo si è tenuto l'incontro per la raccolta dei pacchi presso la sede della FFWPU di Milano.
I partecipanti tra i quali molti sostenitori adottivi hanno potuto consegnare il proprio pacco che la irff ha consegnato in occasione della spedizione umanitaria (17–23 aprile)
L’incontro è stato introdotto, davanti a circa 25 persone, da Martina che ringraziando tutti i presenti collegava il lavoro del sostegno a distanza con il suo ultimo corso sull’affido fatto al Liceo, dove si era messo enfasi sull’importanza di saper donare senza aspettarsi niente in cambio.
E stata poi la volta di Robin, il figlio di Fabio socio fondatore della IRFF che ci ha offerto due splendidi brani. (I’m singing a song for you – Forever young) La prima canzone dice che insieme possiamo cambiare il mondo , la seconda è una canzone che augura prosperità sia interiore che esteriore, prosperità espressa come eterna giovinezza. Il sonoro di queste canzoni di Robin le metteremo sulla nostra pagina di Facebook.
Martina ha introdotto Giuseppe responsabile Italiano dell’UPF (Universal Peace Federation) il quale ha voluto darci il suo messaggio di benvenuto. Cosi come l’Irff anche la UPF ha la stessa origine di partenza: il desiderio di portare un contributo per migliorare questa società ed il punto da dove iniziare sta nella costruzione di famiglie sane. Giuseppe era appena rientrato da un incontro a livello Internazionale sulla Pace avvenuto in Corea del Sud. Lui ci ha illustrato come nel mondo ci sia un grande impegno a livello di parlamentari, uomini di scienza e di cultura, nello sport e dell’arte e dello spettacolo che stanno proponendo attraverso la UPF un mondo di Pace basato appunto sui valori della Famiglia: servizio e amore per gli altri. Il tutto si sta realizzando con il contributo di tanti Ambasciatori di Pace che desiderano unirsi in questo grande lavoro. Giuseppe ha parlato delle varie attività che anche in Italia si fanno su questi temi ed ha invitato chi fosse interessato a partecipare.
E’ stata poi la volta dell’intervento di Elisabetta Vicepresidente IRFF, la quale ha raccontato come la sua esperienza che va avanti da tre anni sia stata molto bella e ricca di crescita umana. Questo tipo di incarico, per lei prossimo alla scadenza alla fine di quest’anno per altri impegni, dovrà passarlo di mano e voleva fare tanti auguri a colei che le succederà. Betty invitava infatti tra le donne presenti a prendere in mano questa bella possibilità. Se qualcuna tra di voi, tempo e luogo permettendo desidera ricoprire questa carica sappiate che sono aperte le candidature e che saremmo ben lieti di accoglierla nel nostro consiglio direttivo.
Resoconto 2015 e programma per il 2016.
Il 2016 rappresenta l’anniversario di 20 anni di lavoro della IRFF. Desideriamo ricordare con gratitudine la nostra cara Annamaria e suo marito Mario: due persone speciali che per anni si sono dedicate al sostegno dei bambini in Moldova. Sergio ha poi sottolineato come questo incontro di Marzo sia sempre la base di partenza del nostro lavoro e ciò imprime slancio nel nostro impegno. Vanno bene i fondi che raccogliamo, va bene il materiale che consegniamo, ma abbiamo bisogno di sentirci una famiglia unita: da ciò deriva la forza del nostro agire.
Molti abitano lontani e altri ancora non possono partecipare per vari impegni. A tutti i sostenitori desidero esprimere gratitudine, e soprattutto ai soci del Consiglio dei Soci e del direttivo: senza di loro nulla di tutto questo sarebbe possibile.
La spedizione umanitaria e l’importanza dei pacchi personalizzati: Sergio ha poi parlato della spedizione umanitaria dal 17 al 23 aprile, alla quale hanno aderito 4 sostenitori: Sergio, Salvatore, Marta e Giuliana. Il momento in cui noi consegneremo il vostro pacco dono sarà un momento pubblico e rappresenta un momento speciale d’incontro tra i nostri due paesi. Oltre ai bambini saranno presenti i loro parenti, le autorità coinvolte in questo progetto e la stampa. Invito i sostenitori che lo desiderano ad inviare il loro pacco dono presso la nostra sede entro la prima settimana di aprile.
Sergio ha poi parlato del progetto dei giovani SCOUT. Nel loro incontro pubblico, il 4 Marzo a Morbegno, di fronte ad una sessantina di persone, i giovani Scout hanno raccontato la loro esperienza. Sono rimasto profondamente colpito dalla grande maturità di questi giovani. Una di loro parlando della GRATITUDINE diceva che quando tornati in Italia, avrebbero sentito questa parola, tutti avrebbero pensato alle povere, ma dignitose e accoglienti famiglie di Bujur che privandosi delle loro cose le avevano donate a questi giovani.
Alcuni interventi dei sostenitori
Lucio, dirigente scolastico in pensione ha ripreso un concetto espresso da Martina sottolineando l’importanza del sostegno. Giulia, la nostra bimba sostenuta a distanza, è entrata nella nostra vita studia ed è una brava bambina, curiosa intelligente, ci ha espresso la sua preoccupazione per la nuova materia "fisica" che andrà a studiare. Nei regali del pacco ho messo tra le altre cose una guida di dove viviamo, una calcolatrice a batterie solari e dolci. Nelle lettere che ci ha spedito, non si lamenta mai della sua situazione non ne parla, dice che ha un rapporto armonioso con la mamma, spero che questo possa durare. Ora lei è ancora una bambina ma poi col diventare grande le cose potrebbero essere più difficili. Io e mia moglie siamo felici di aiutarla. Avere la consapevolezza che ce qualcuno, che è disposto ad aiutarti penso la aiuta ad affrontare la vita con maggiore serenità. Siamo disposti anche ad accoglierla se dovesse decidere di venire in Italia. Chiaro che dipende da lei. La sua felicita è la nostra ricompensa.
Ha parlato Gianera che questa esperienza l’ha fatta e la porta avanti con molto impegno e serietà, ricordando che fino a diciotto anni è molto difficile invitare i ragazzi in Italia. Olga la sua bambina sostenuta ora si è laureata in Italia e lavora come infermiera presso una cooperativa. La molla è stata un Natale trascorso in Moldavia in orfanotrofio con tanti bambini a cui bastava dare una caramella per farli felici. Quando poi crescono nell’adolescenza come abbiamo vissuto anche noi, le problematiche diventano più pensanti e gravate da situazioni generali e familiari disagevoli. Io vado spesso in Moldova e dico che ho una famiglia li e una in Italia. Ho sempre questo interesse ad andare e a contribuire. Essenzialmente è questo nel rapporto tra le persone: Si vuole creare un rapporto materiale con una letterina poi quando come me hai passato un Natale insieme, ci si emoziona per cui ho preso passione ed ho capito chiaramente che quella cosa che potevo dare nel mio piccolo era il tempo e la mia disponibilità ed anche il mio poter dialogare con queste persone. Spesso le cose svaniscono anche su skype, invece restano quando parli di persona. Diceva il nostro amico Lucio della difficolta di comprare le cose qua! Io l’ho risolta andando direttamente la e con i ragzzi andavo al mercato per cui potevano scegliere la misura il colore ecc. Sono stato grato perché poi mi hanno regalato un sorriso e mi hanno anche chiamato papà.
Ines fa parte del coro Auser dei tre castelli di Milano e per ragioni di salute ora non può più venire con noi in Moldavia nonostante il suo desiderio di venire sia molto grande. La prima volta che sono andata in Moldavia mi sono ripromessa di adottare più bambini che potevo. Oggi vi leggo una lettera che avevo preparato in una delle 10 esperienze passate in Moldova. Qualcosa si muove dentro di me sentimenti di amore il mio pensiero va a questi ragazzi. Chi pensa a loro, chi rimbocca le loro coperte, chi li consola quando sono tristi, chi li abbraccia per dare loro un po’ di calore. Aspettano il nostro carico di pacchi con ansia e passione, sono grata di condividere con loro giorni speciali, giorni nei quali possono togliersi qualche piccola soddisfazione, scegliersi un vestito, andare a spasso, mangiare qualcosa di buono e prendersi qualche piccolo gioco, Dio padre ci aiuti a non dimenticarli.
La Sig.ra Corb e suo marito sono romeni ed hanno potuto parlare direttamente con la ragazza sostenuta a distanza. Nell’ultima spedizione umanitaria questa ragazza non era venuta a ritirare il pacco e questo ci aveva sorpreso, addirittura la Sig.ra Galina ipotizzava una sua espulsione dal progetto. Il dialogo però che la Sig.ra Corb è riuscita a instaurare con la ragazza le ha permesso di capire che forse ci sono delle ragioni legate alla timidezza e all’imbarazzo del ricevere un pacco dall’Italia e che quindi la situazione vada analizzata con alcuni elementi in più che appunto cercheremo di raccogliere in questa spedizione umanitaria che realizzeremo in aprile 2016.
Ha poi parlato Elda che a suo tempo aveva partecipato ad un progetto estivo dei giovani e che ora è diventata con il suo ragazzo sostenitore adottivo. Abbiamo voluto provare dal 2015 cosa significa dare senza voler ricevere nulla, cosa che secondo noi è la più importante. Dopo questa esperienza l’incontro delle famiglie abbiamo deciso come coppia di sostenere un bambino. Non è solo per lui ma è per tutta la famiglia. Attraverso facebook abbiamo stabilito una relazione anche con la sorella e con la mamma. Tutto ciò è molto bello e ci rende felici
Cesara e sua figlia. Come donna e mamma nata e vissuta in Moldova, voglio esprimere tanta gratitudine a tutti voi. Ho fatto diverse esperienze con l’IRFF, mi ricordo quando con Ines andavamo a comprare le scarpe per questi ragazzi. Io conosco Sergio dal 2001 e anche se non sapevo bene l’italiano ci siamo capiti subito ed insieme abbiamo iniziato a cooperare per il bene di questi ragzzi. A questo punto è intervenuta anche la figlia di Cesara: ho il piacere di conoscere quest’organizzazione per la prima volta ma di sicuro voi mi avete toccato il cuore. Conosco le necessita e d i bisogni della mia gente e noi stessi siamo cresciuti in difficolta ed è merito della mia mamma se ci siamo sollevati: una grande donna. Voi state donando qualcosa che è più grande di quanto voi immaginate. Grazie mille, grazie di cuore.
A questo punto dopo una bella foto di gruppo abbiamo caricato i pacchi sul furgone per portarli presso la sede locale dove saranno predisposti per essere portati in Moldova.
Il consiglio dei soci si è riunito per la consueta approvazione del bilancio. Il furgone per il trasporto dei pacchi ci è stato prestato dalla protezione civile della ditta dove lavoro A2A. Le nostre spese sono state quelle del carburante e del break finale: 78,10 €. Durante l’incontro sono stati raccolti circa 150 kg di pacchi e 129 €.
Ricordo:
- che fino alla prima settimana di aprile, tutti i sostenitori che lo desiderano, potranno ancora spedire presso la sede centrale il loro pacco, per essere consegnato in occasione della spedizione umanitaria, al proprio bambino.
- Che il 4 maggio presso il centro AUSER vi Martinelli 53 angolo via della Ferrer ci sarà un nostro incontro.
- Il 4 giugno alle ore 20.30 racconteremo l’esperienza dei sostenitori in Moldavia. Ci sarà la presenza dei Cori Valtellinesi. E’ possibile per chi lo desidera pernottare al costo di 15 € alloggio e prima colazione. Dobbiamo però avere almeno 10 prenotazioni quindi mettete in programma questa gita turistica in Valtellina al costo irrisorio.
- Per il progetto giovani questa estate non abbiamo ancora avuto adesioni, ma ci sarebbe forse un ragazzo disponibile a guidare nel caso si venisse a creare l’esigenza. Se qualcuno desidera muoversi in questo senso è meglio organizzarci quanto prima per poter creare un buon programma.
Con il desiderio di incontraci a Milano il 4 maggio o in Valtellina il 4 di Giugno, cogliamo l’occasione per inviare ad ognuno di voi ed alle vostre famiglie tanti auguri di serenità e di pace.
Il Presidente Sergio Valgoi ed il Consiglio dei Soci